Hai mai sentito parlare dell’endometriosi?
È una malattia diffusa ma ancora troppo poco conosciuta, spesso diagnosticata in ritardo, anche anni dopo la comparsa dei primi sintomi. Eppure colpisce circa 1 donna su 10 in età fertile, con picchi tra i 25 e i 35 anni.
📌 In Italia, si stima che oltre 3 milioni di donne convivano con l’endometriosi. Ma nel 30–40% dei casi, la diagnosi avviene per caso, durante controlli ginecologici eseguiti per altri motivi.
Per capire meglio questa condizione, abbiamo intervistato la Dott.ssa Beatrice Gualerzi, ginecologa presso il Centro Medico Spallanzani di Parma.
🔍 Cos’è l’endometriosi?
“L’endometriosi è un’infiammazione cronica benigna – spiega la Dott.ssa Gualerzi – causata dalla presenza di tessuto endometriale (che normalmente si trova solo nell’utero) in altre sedi del corpo, come ovaie, tube, peritoneo, vescica o intestino.”
Durante il ciclo mestruale, questo tessuto “ectopico” si comporta come quello uterino: cresce e si sfalda sotto l’azione degli ormoni, provocando dolore, infiammazione e lesioni. È una delle cause principali di dolore pelvico cronico e infertilità nelle donne in età fertile.
🧬 Quali sono le cause dell’endometriosi?
Non esiste un’unica causa certa. Diverse teorie scientifiche cercano di spiegare l’origine della malattia:
Mestruazione retrograda: parte del flusso mestruale rifluisce attraverso le tube, impiantandosi nel peritoneo.
Disseminazione linfatica o ematica: le cellule endometriali viaggiano nel sangue o nella linfa raggiungendo altri organi (polmoni, reni…).
Metaplasia: alcune cellule del peritoneo si trasformano in tessuto endometriale.
Squilibri ormonali: gli estrogeni innescano lo sviluppo anomalo di cellule endometriali.
Fattori genetici: una storia familiare di endometriosi aumenta il rischio fino a 7 volte.
⚠️ Fattori di rischio principali
Prima mestruazione in età precoce (menarca)
Cicli mestruali brevi (<27 giorni)
Mestruazioni abbondanti o prolungate (>7 giorni)
Nessuna gravidanza (nulliparità)
Familiarità (madre o sorelle affette)
Elevato consumo di alcol
❗ Quali sono i sintomi?
“Il sintomo più comune è il dolore mestruale intenso, spesso cronico e debilitante – spiega la ginecologa. – Ma può manifestarsi anche in altri modi.”
Sintomi più frequenti:
Dolore pelvico cronico, peggiorato durante il ciclo
Dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia)
Dolore alla minzione o alla defecazione
Stanchezza cronica, sbalzi d’umore, lieve febbricola
Presenza di sangue nelle urine o nelle feci (in forme più gravi)
Difficoltà a concepire (in circa il 30-40% dei casi)
🧭 Come si diagnostica l’endometriosi?
La diagnosi non è sempre immediata e può richiedere anni.
Passaggi fondamentali:
Anamnesi dettagliata e raccolta dei sintomi
Visita ginecologica specialistica
Ecografia transvaginale, transrettale o risonanza magnetica
Laparoscopia (in alcuni casi) per confermare e classificare la malattia
🍎 Alimentazione e stile di vita: cosa può aiutare?
Una corretta alimentazione può alleviare i sintomi e supportare i trattamenti.
✅ Cosa favorire:
Alimenti ricchi di fibre (cereali integrali, legumi, verdure, frutta fresca)
Cibi antinfiammatori (come quelli ricchi di Omega 3: salmone, semi di lino, noci)
Integratori consigliati (vitamina D, curcuma, quercetina, nicotinamide)
❌ Cosa limitare:
Alcol
Grassi saturi
Zuccheri raffinati
💊 Quali sono i trattamenti per l’endometriosi?
“La terapia ormonale è il trattamento di prima scelta, perché aiuta a bloccare la crescita degli impianti endometriosici” – spiega la Dott.ssa Gualerzi.
Trattamenti possibili:
Pillola estroprogestinica o progestinica, assunta in modo continuativo (senza pausa)
Antinfiammatori per la gestione del dolore
Supporto psicologico, se necessario
Chirurgia laparoscopica, solo in casi selezionati e sempre eseguita da specialisti esperti, soprattutto in ottica di preservazione della fertilità
👩⚕️ Quando rivolgersi allo specialista
Se hai sintomi che si ripetono ogni mese o che peggiorano col tempo, non aspettare. Un dolore mestruale invalidante non è normale e non va sottovalutato.
📞 Nei nostri centri puoi prenotare una visita ginecologica specialistica per un approfondimento mirato e personalizzato.