🚻 Emorroidi: sintomi, cause e soluzioni. Il parere del Dott. Carlo Andrea Ferrari

Fastidio, imbarazzo, dolore… ma anche soluzioni efficaci

Le emorroidi sono una delle condizioni più comuni, ma anche più taciute. Eppure, colpiscono circa 1 adulto su 10, con maggiore incidenza intorno ai 50 anni e nelle aree più sviluppate del mondo.

💡 La buona notizia? Si possono curare, spesso in modo semplice e risolutivo.
Ne parliamo con il Dott. Carlo Andrea Ferrari, specialista in Proctologia presso il Centro Express Diagnostics di Fidenza.

Emorroidi: sintomi e terapie. Ne parliamo con il Dott. Carlo Andrea Ferrari

🔍 Cosa sono le emorroidi?

Le emorroidi sono cuscinetti vascolari presenti nel canale anale, che contribuiscono alla continenza fecale gonfiandosi e sgonfiandosi. In condizioni normali, non provocano alcun disturbo.

“Il problema nasce – spiega il Dott. Ferrari – quando questi cuscinetti si gonfiano e prolassano all’esterno, a causa del distacco della mucosa rettale dallo strato muscolare sottostante.”


📊 I gradi del prolasso emorroidario

Le emorroidi non sono tutte uguali. Il prolasso si classifica in quattro gradi:

  1. 1° grado: non visibile, appena percettibile.

  2. 2° grado: fuoriescono durante la defecazione, ma rientrano da sole.

  3. 3° grado: fuoriescono e devono essere riposizionate manualmente.

  4. 4° grado: rimangono permanentemente esterne, non riducibili.


❗ Sintomi comuni

Il sintomo principale è il sanguinamento, con sangue rosso vivo durante la defecazione. Altri sintomi frequenti includono:

  • Prurito e bruciore anale, soprattutto se le emorroidi restano esterne

  • Sensazione di corpo estraneo

  • Dolore, se compare una trombosi emorroidaria (coagulazione interna che rende il nodulo duro, bluastro e molto sensibile)

“Il dolore intenso – chiarisce il Dott. Ferrari – è legato soprattutto a complicanze come la trombosi, non tanto al prolasso in sé.”


🥗 Cosa fare in caso di emorroidi?

1. Modificare l’alimentazione

  • Aumentare il consumo di fibre (frutta, verdura, cereali integrali)

  • Bere molta acqua

  • Regolarizzare il transito intestinale (evitare stitichezza e diarrea)

2. Terapia medica

  • Assunzione di farmaci a base di Diosmina, che rinforzano la parete venosa

  • Applicazione di pomate o supposte in base ai sintomi

3. Intervento chirurgico (se necessario)

Se la terapia conservativa non basta, si può valutare un intervento.


🔧 Le tecniche chirurgiche oggi disponibili

❌ Emorroidectomia tradizionale (Milligan-Morgan)

  • Rimozione dei noduli emorroidari

  • Ferite aperte nel canale anale

  • Dolore intenso, lunghi tempi di recupero

  • Rischio di stenosi anale da cicatrizzazione

✅ Intervento con tecnica Longo

“Un’intuizione rivoluzionaria – spiega il Dott. Ferrari – che non elimina le emorroidi, ma le riporta nella loro sede naturale.”

  • Utilizza una suturatrice meccanica monouso

  • Risolleva i tessuti, senza incisioni visibili

  • Intervento nel retto, zona meno sensibile al dolore

  • Meno dolore, ripresa più veloce, risultati duraturi


In conclusione

Le emorroidi sono un disturbo comune, non una condanna.
Parlarne con uno specialista può fare la differenza tra conviverci… o risolverle.

📞 Hai sintomi o dubbi? Prenota una visita proctologica nei nostri centri. Ti guideremo verso la soluzione più adatta, con delicatezza e competenza.

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